Crema di lattuga al prosciutto crudo
Italian recipes: Cream of lettuce, with raw ham
Giochi di consistenze. L'interpretazione rustica made in Cuciniamoinsieme.it, di un piatto salutare e leggero, diuretico e rinfrescante in ogni stagione dell'anno. Questa crema è inoltre un ottimo modo per cucinare quella lattuga che, come spesso accade, staziona per troppo tempo nel nostro frigorifero, dandoci la possibilità di non scartare le foglie esterne che solitamente non usiamo per le nostre insalate. Dedicato a chi ha voglia di delicato e leggero, con originalità...
Tempo di cottura: 30 minuti
Porzioni: 4
Ingredienti: Lattuga romana, 1 kg-1,200 kg – Finale (o gambuccio) di prosciutto crudo dolce in 2 fette spesse, 150 g – Scalogni, 2 – Olio extravergine di oliva, quanto basta – Sale, quanto basta – Pepe bianco macinato al momento, se piace
Per completare: Prosciutto crudo dolce magro, 2 fette piuttosto sottili – crostini di pane a piacere
Occorrente: Frullatore ad immersione, o similari, o passaverdure
Fase 1
Mondiamo la lattuga lasciando anche le foglie esterne più dure purché integre; laviamola e lasciamola scolare. Intanto tagliamo a dadolini non troppo piccoli il prosciutto crudo. Peliamo gli scalogni e tritiamoli finemente
Mondiamo la lattuga lasciando anche le foglie esterne se integre. Laviamola e lasciamola scolare |
Fase 2
Se useremo il coccio, poniamolo su uno spargifiamma. Versiamo nella pentola sufficiente olio, ed in questo facciamo colorire dolcemente la dadolata di prosciutto. Nel frattempo tagliamo a listarelle la lattuga. Togliamo il prosciutto ormai rosolato dalla pentola e teniamolo da parte. Nel grasso del fondo facciamo imbiondire lo scalogno
Una volta colorito, togliamo il prosciutto dalla pentola e teniamolo da parte |
Fase 3
Aggiungiamo tutta la lattuga; saliamo poco considerata la presenza del prosciutto, e bagniamo con un paio di mestolini d'acqua calda. Lasciamo che si sgonfi, ed aggiungendo ancora poca acqua calda per volta facciamo cuocere finché non diventerà tenera. A questo punto allunghiamo ancora con dell'acqua, non troppa, e quindi frulliamo introducendo il mixer ad immersione. Ma meglio evitarlo però se usiamo il coccio: basterà trasferire il tutto in un contenitore capiente in altro materiale, frullare, e reintrodurre poi la crema ottenuta nella pentola. In mancanza, possiamo usare un comune frullatore, o il passaverdure
Allunghiamo ancora con acqua calda, non troppa…. Questo ci aiuterà a frullare o a passare al passaverdure |
Fase 4
Alziamo leggermente la fiamma, aggiungiamo la dadolata di prosciutto, e a fuoco allegro lasciamo insaporire, e ridurre i liquidi.
Intanto occupiamoci dei crostini: abbrustoliamo delle fette di pane raffermo. Ottimi sono anche quei piccoli crostini già pronti, non necessariamente fritti ma infornati, sia bianchi che integrali. Ne metteremo a tavola affinché ogni commensale se ne possa servire.
E dunque per il tocco finale, tagliamo in due per il lungo le due fettine di prosciutto. Eliminiamo il grasso e ritagliamo ogni metà nella forma che preferiamo: noi abbiamo simulato delle vele. Poniamo i pezzi in una padella antiaderente rivestita di carta forno. A fiamma dolce lasciamoli asciugare, rigirandoli dall'altro lato con delicatezza. Quindi togliamoli e lasciamoli freddare su una griglia: le nostre chips di prosciutto sono pronte in un attimo…
Nel frattempo la crema avrà raggiunto la giusta consistenza. Versiamola calda nel piatti, e su tutto un buon giro di olio evo, e di pepe bianco se piace. Disponiamo con garbo i crostini e decoriamo con le chips di prosciutto. Portiamo a tavola. Salutare sì, ma con stile e sapore…
Mettiamo le chips di prosciutto crudo a freddare su una gratella |
Note
Scegliete un prosciutto crudo particolarmente dolce seppur stagionato: ideale sarebbe un Parma, o anche un San Daniele
I "trucchi" del mestiere
Se per la vostra ricette avete bisogno di una dadolata di prosciutto, è preferibile acquistare la parte finale del prosciutto disossato. Che a Roma e nel Lazio tipicamente viene chiamata "gambuccio". Non è meno pregiata, ma costa meno. Essendo di dimensioni ridotte è più facile ottenerne fette spesse di peso modesto, e solitamente non è molto grassa.
L'idea in più…
Secondo gusti, potete sostituire il crudo con prosciutto cotto, o con speck
Curiosità
La lattuga è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, ma viene spesso ed erroneamente chiamata insalata, essendo di sovente parte o ingrediente principale delle insalate appunto. E' ricca di vitamine e di sali minerali. Noi ne abbiamo impiegato del tipo "Romana" (Lactuca sativa L. var. longifolia): ha foglie di forma molto allungata, con costa robusta e nervature evidenti. E' nota anche col nome marulla o spadona. Essendo composta per circa il 95% di acqua, la lattuga ha un bassissimo contenuto energetico, ma in base alle varietà contiene molte vitamine, tra cui la vitamina C, la vitamina A e la vitamina K; alcune varietà di colore scuro, come la Romana appunto, contengono un'alta concentrazione di betacarotene. Con l'eccezione della varietà iceberg, la lattuga è anche una buona fonte di folacina e di ferro. Per la presenza di una proteina allergizzante (Lac s 1) questa verdura può, se pur raramente, essere causa di allergia alimentare. Infine, le lattughe alimentari, in diversa misura in funzione della varietà e della fase vitale della pianta, contengono in piccola quantità sostanze a moderata azione sedativa (parzialmente tratto da Wikipedia)
Cosa beviamo
Nell'ambito dei rossi, un Rossese di Dolceacqua. Intrigante anche un Irpinia Rosato Doc
Massime, citazioni, detti, proverbi e aforismi
"Se le lattughe lasci in guardia alle oche… al ritorno ne troverai ben poche…"
Vecchio detto popolare che sta a significare come anche le oche siano ghiotte di lattuga…