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Cuciniamo con

Dolci rose dolci… (anche senza zucchero)

Sweet sweet roses... (also sugar free)

Oggi una ricetta di facilissima esecuzione e dai pochi ingredienti. Un dolce pensiero per i giorni di festa, per la colazione del mattino o per una merenda, rose  per la festa della mamma, per un compleanno, per un tenero omaggio alle gentil signore o per quando si ha voglia di un frutta-dessert. Buonissime anche il giorno dopo. Se ci arriveranno...


Tempo di cottura: 25 minuti

Porzioni: 7

Ingredienti per 7 rose: pasta sfoglia rettangolare, 1 confezione da 230 g; mele o altra frutta, pezzatura media, 2; succo di 1 piccolo limone; burro 1 bella noce (circa 30 g); zucchero semolato 2 cucchiai colmi o rasi a piacere; cannella grattugiata di fresco o in polvere, qb; zucchero di canna a piacere; zucchero a velo a piacere

Le mele

cominciamo dalle mele. Noi abbiamo usato delle Grammy Smith, quelle verde intenso per intenderci. Ottime anche delle Pink Lady, o comunque di una qualità a pasta compatta e non farinosa. E soprattutto della stessa pezzatura.

Per una confezione di pasta sfoglia (circa 7 rose), ne abbiamo utilizzate due di medie dimensioni. Laviamole, asciughiamole, dividiamole in quarti, leviamo il torsolo e sbucciamole; affettiamole dello spessore di circa 3-4 mm. Man mano che le affettiamo mettiamole in una ciotola irrorandole di succo di limone spremuto di fresco. Basterà quello di un piccolo limone.

In una padella antiaderente mettiamo una bella noce di burro, e aggiungiamo le fettine di mela, lo zucchero semolato, e la cannella a piacere. Versiamo anche un mezzo bicchiere d'acqua, e facendole saltare a fuoco vivo, diamo alle mele una mezza cottura. Basteranno due-tre minuti: il necessario affinché si ammorbidiscano senza disfarsi. Allunghiamo di poco i tempi se stiamo usando mele più grandi. L'importante è toccarle il meno possibile per evitare vche si rompano.

Quando il fondo di cottura inizia a caramellare facendo delle bollicine dorate, senza farlo seccare troppo spegniamo la fiamma. Le mele dovranno restare morbide, roride e succose. Lasciamole freddare.

Saltiamo a fiamma viva senza toccarle troppo per non romperle. Quando il fondo comincia a caramellare sono pronte

La sfoglia

Potremmo anche farla in casa, ma stavolta per praticità useremo della pasta sfoglia del tipo già pronta. In commercio se ne trovano di vari tipi: scegliamola di ottima qualità (non sempre sinonimo di marca), e soprattutto di quella stesa in rettangolo e non a disco.

Non dovremo far altro che aprire la confezione, ed armate di un centimetro da cucina (o di un buon occhio!), ricavarne delle strisce ottenendole dal lato più lungo del rettangolo.

Ogni striscia, di egual dimensione, una volta piegata a metà dovrà avere un'altezza di 3/4 rispetto all'altezza massima delle fettine di mela, che una volta "ingabbiate" nella pasta sfoglia dovranno fuoriuscire solo leggermente. Osservare le foto vi aiuterà a capire questo passaggio. Noi abbiamo utilizzato delle mele di pezzatura media, quindi abbiamo tagliato le strisce (che chiameremo anche fettucce) di circa 4 cm d'altezza, ricavandone 7 da un rettangolo di pasta da 230 g.

Sistemiamo le fettina sulla parte superiore della striscia sovrapponendole leggermente

Le rose

Cominciamo a sistemare le fettine di mele sulla metà superiore della striscia di pasta sfoglia, sovrapponendole leggermente e, come dicevamo, lasciandole sbordare un po' sulla loro sommità. Importante però sarà lasciare libere le due estremità della striscia per un paio di centimetri.

Sistemate le mele ripieghiamo (fino a coprire parte delle stesse), la metà sottostante della fettuccia di pasta, per tutta la sua lunghezza, premendo delicatamente.

Fatto questo, partendo da un'estremità della striscia, cominciamo ad arrotolarla su sé stessa. Attenzione: in questa fase le mele tenderanno a fuoriuscire dal loro alloggiamento. Quindi mentre arrotolate piano piano premete con delicatezza per evitare che questo accada, o per riposizionarle. La parte finale della fettuccia di sfoglia lasciata libera servirà per fissarla alla pasta sottostante, con una leggera pressione. Quella iniziale per formare il bocciolino centrale della rosa.

La prima rosa è fatta. Proseguiamo nello stesso modo esaurendo tutta la pasta e tutte le mele.

Spargiamo su ogni rosa un po' di zucchero di canna, e spolverizziamo ancora con un poco di cannella. Poggiamo delicatamente su una placca da forno foderata con carta-forno, e cuociamo in forno statico preriscaldato a 200° per una ventina di minuti. Trascorsi i quali se vediamo che la sfoglia non è perfettamente cotta, specialmente nel cuore dei fiori, passiamoli sotto il grill per un paio di minuti.

Quindi sforniamo le nostre rose e lasciamole freddare perfettamente. Solo al momento di servirle, spolverizziamole di zucchero a velo. Provatele anche al mattino, con un buon bicchiere di latte… Ma possono anche essere un simpatico segnaposto a tavola, da mangiare a fine pasto…

Inforniamole a forno preriscaldato a 200° per 20 minuti, magari sfruttando il calore della cottura di pagnottine di buon pane…

Esecuzione versione light

Per chi deve limitare od eliminare gli zuccheri dalla propria dieta. È possibile sostituirlo con il vostro dolcificante abituale (o non usarlo affatto) nella fase di cottura delle mele in padella. E cospargere poi le rose di sola cannella. Sono ugualmente buone ed avranno la sola dolcezza naturale dei frutti (e la pasta sfoglia solitamente non contiene zuccheri).

Note

La cannella acquistata in polvere spesso ha già perso gran parte del suo inconfondibile e penetrante aroma. L'ideale sarebbe acquistarla fragrante in bastoncini perfettamente conservati, grattandone al momento il necessario con la mini-grattugia a forellini piccoli del tipo che che solitamente usiamo per le noci moscate.

L'idea in più… non solo mele!

Alcuni tipi di pere a forma tondeggiante, piuttosto che delle pesche o pesche-noci (Nettarine) sbucciate o non sbucciate, o spicchi di mandarino (pelati al vivo), o addirittura fette di quelle fragole giganti che sempre più si trovano in commercio: tutto è adatto per realizzare questo ottimo frutta-dessert…

Rose dalla colorazione insolita, se le cospargerete alla fine di zucchero a velo colorato, o di polvere di cacao, dolce o amaro. Il colore della frutta usata vi ispirerà…

Se invece volete conferir loro più brillantezza, prima di cospargerle di zucchero a velo, pennellatele con della gelatina, e ponetele in frigo finché questa non si sarà rappresa.

Il tocco da maestro

Nella versione alle mele, aggiungete nelle varie fasi della lavorazione (in poche gocce direttamente sul fiore, o in più gocce a seconda dei gusti, mescolato nell'acqua che aggiungerete in cottura), dell'aroma naturale di rosa. Si trova facilmente in commercio nei supermercati più forniti (anche discount) o nei negozi di specialità.

Per saperne di più: la cannella

La cannella o cinnamomo (Cinnamomum zeylanicum) è un albero sempreverde originario dello Sri Lanka dal quale si ricava l'omonima spezia diffusa in Europa quanto in Asia. Vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell'Esodo, era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni, e citata anche nel mondo greco e latino. Importata in occidente con le carovane durante il medioevo, portò gli olandesi ad impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori d'Europa.

È usata in molti modi differenti da secoli. La tradizione occidentale la preferisce impiegata nei dolci di frutta, specie di mele, nella lavorazione del cioccolato, di caramelle e praline, come aroma in creme, nella panna montata, nella meringa, nei gelati e in numerosi liquori. La tradizione orientale e creola la usa anche nel salato, in accompagnamento di carni affumicate e non. Entrambe l'amano come aromatizzante del tè.

I bastoncini di cannella conservano il loro aroma se riposti in barattoli di vetro ben chiusi e lontani da fonti di calore e dalla luce. Anche la polvere di cannella si conserva allo stesso modo, sebbene perda molto delle sue caratteristiche e del suo aroma. (Tratto da Wikipedia)

Cosa beviamo

Ottimi un buon Passito di Pantelleria. O un vino Moscato.

Massime, citazioni, detti, proverbi e aforismi

"Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio:
d’ogni cosa mi piace che maturi quand’è la sua stagione…"
. (Da "Pene d'amor perdute", William Shakespeare)

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# Galleria fotografica


Mele, di media pezzatura (o altri frutti): ne occorreranno due per 7 rose

Tagliamole in quarti, eliminiamo il torsolo e sbucciamole

Affettiamole sottilmente a fette regolari

Man mano che le affettiamo, mettiamole in una ciotola e irroriamole di succo di limone

Mettiamo in una padella antiaderente circa 30 g di burro

Aggiungiamo le mele...

...e 2 cucchiai di zucchero semolato (1ogni mela)

Aggiungiamo anche della cannella a piacere...

...e più o meno mezzo bicchiere d'acqua

Saltiamo a fiamma viva senza toccarle troppo per non romperle. Quando il fondo comincia a caramellare sono pronte

Quando le mele sono fredde, tagliamo per il lungo a strisce la pasta sfoglia

Sistemiamo le fettina sulla parte superiore della striscia sovrapponendole leggermente

Lasciando che strabordino di poco...

e lasciando libero un pezzetto di pasta alle estremità della striscia

Ripieghiamo sulle mele la metà inferiore della fettuccia di sfoglia...

così, per tutta la sua lunghezza

Estremità della striscia: arrotoliamo il pezzettino di pasta lasciato libero. Sarà il cuore del fiore...

Continuiamo ad arrotolare spingendo nel loro alloggiamento le fettine di mele che tenderanno a fuoriuscire...

Fino alla fine della fettuccia. Facciamo aderire l'ultimo pezzetto alla sfoglia sottostante: la prima rosa è fatta...

Distribuiamo su ogni fiore dello zucchero di canna...

...e ancora un po' di cannella

E sistemiamole su una placca foderata di carta-forno

Inforniamole a forno preriscaldato a 200° per 20 minuti, magari sfruttando il calore della cottura di pagnottine di buon pane...

Sforniamole e se serve passiamole sotto al grill. Facciamo freddare. Spolverizziamo di zucchero a velo solo al momento di servire

Pane fragrante e frutta-dessert: che c'è di meglio per una sana prima colazione?

Per un tè del pomeriggio, come dolce segnaposto, come omaggio al gentil sesso. O quando si ha voglia di qualcosa di semplice ma speciale... anche senza zucchero (al centro)

A una Dolce rosa dolce non si dice mai di no...