Pasta di primavera alle uova mimosa
Allegra, economica e sempre adatta, anche a Pasqua e per la festa della donna!
Sarà l'arrivo della primavera che ci ispira nuovi piatti? Oppure i tempi di crisi che ci portano ad esplorare nuove strade più economiche made in Cuciniamoinsieme.it? Chissà... Sta di fatto che questo primo l'abbiamo ideato, provato, e trovato così buono da decidere di proporvelo... Come spesso accade per le nostre ricette, si tratta di una pietanza di facile realizzazione, veloce da preparare, e soprattutto economica; tutti gli ingredienti sono reperibili tra le tante offerte dei supermercati al costo di pochi Euro complessivi. Come si sa, la necessità aguzza l'ingegno... dunque mettiamoci all'opera, anche perché la prossima festività comandata è quasi alle porte, e questo sarebbe un ottimo primo pasquale... E se fossimo nei paraggi della festa della donna, sarebbe originale mettere le mimose anche nel piatto...
Tempo di cottura: 15 minuti
Porzioni: 4
Ingredienti: pasta tipo gomiti o fusilli circa 400 g; prosciutto cotto 240 g; pisellini freschi o surgelati 320 g; Uova 4 grandi; brodo leggero di gallina filtrato qb; parmigiano o grana grattugiato qb; 1 scalogno grande; olio extravergine di oliva qb; saler qb
Fase 1
Cominciamo con l’affettare sottilmente e a tritare lo scalogno. Sgraniamo i piselli se useremo quelli freschi (noi, dal momento che non è ancora stagione, ne abbiamo usati di surgelati).
Affettiamo sottilmente e poi tritiamo lo scalogno |
Fase 2
Mettiamo sul fornello un pentolino con del brodo di gallina, chiaro e filtrato. Poi rompiamo e sbattiamo le uova. Saliamole leggermente ed aggiungiamo qualche goccia di limone. Mescoliamo, e quando il brodo bolle versiamo le uova battute mescolando con la frusta per ridurle in grani. Sono pronte in un paio di minuti. Scoliamo la “mimosa” che si è venuta a formare, in un colino a maglie strette. Teniamo in caldo.
…e versiamo nel brodo bollente di gallina filtrato |
Fase 3
In una grande padella, capace di contenere anche la pasta, facciamo imbiondire nell’olio a fuoco dolce lo scalogno tritato. Quindi aggiungiamo prima il prosciutto cotto e facciamolo scaldare, poi i piselli. Saliamo, e prima che asciughi troppo aggiungiamo un paio di mestolini di brodo, e quando questo è quasi asciugato, un paio di mestolini di acqua bollente. Teniamo sempre la fiamma bassa ed in una decina di minuti-15 i pisellini saranno cotti. Se necessario aggiungiamo ancora un goccio d’acqua. Importante è evitare che il tutto asciughi troppo col rischio che i piselli aggrinziscano. Alla fine teniamo abbastanza umido per poter saltare la pasta.
…aggiungiamo il prosciutto cotto e facciamo scaldare… |
Fase 4
Teniamo in caldo e scoliamo la pasta al dente, versiamola nella padella con l’intingolo insieme ad un mestolino della sua acqua. Aggiungiamo abbondante parmigiano o grana grattugiato, e parte delle uova mimosa (teniamone da parte la quantità necessaria per guarnire i piatti). Saltiamo sul fornello a fuoco vivo e impiattiamo. Ancora una manciatina di formaggio sopra ogni piatto, un po’ delle uova mimosa, una generosa macinata di pepe nero e portiamo in tavola.
…mantenendo sempre molto morbido fino a cottura dei piselli |
Note
Le gocce di limone, spremute nelle uova sbattute, servono a “slegarle”, consentendo il formarsi di grumi piccoli con l’aiuto della frusta.
L’idea in più
Possiamo sostituire il prosciutto cotto comune con del prosciutto di Praga, o con della salsiccia sbriciolata (nella misura di 3 0 4 per quattro persone), e/o i piselli con delle punte d’asparago, sempre fresche o surgelate (ma compatibilmente con la stagione, cercate di usare sempre prodotti freschi).
Curiosità
Un racconto d’altri tempi narra di un contadino che possedeva delle galline. Un giorno una di queste incominciò a deporre uova d’oro. Una al giorno. L’uomo però non accontentadosi di quel dono caduto dal cielo, e convinto che celasse al suo interno chissà quale tesoro, la uccise per vedere come era fatta.
Ma ahilui, il povero pennuto non era che una gallina come le altre… e fu così che nacque il detto: “Il Buonsenso fu ucciso dalla Scienza, sua figlia, per vedere come il padre era fatto…”.
Cosa beviamo
Suggeriamo due bianchi, o Orvieto Classico o Trebbiano di Romagna.
Massime, citazioni, detti, proverbi e aforismi
“Bevo perché m’ho da magnà l’ovo, bevo perché me stò a magnà l’ovo, bevo perché me so’ magnato l’ovo…” (Anonimo laziale)
Una volta le uova erano ritenute talmente indigeste da sconsigliare di berci su dell’acqua, ma vino prima, durante, e dopo averle mangiate…