Peperoni arrosto conditi (anche light)
Roasted peppers, also light
Una pietanza dove quello che differenzia la versione light da quella normale è solo l'aggiunta o meno di olio. Eh sì perché i peperoni arrostiti, se non vengono appesantiti di salse e condimenti vari, di per sé sono un contorno niente affatto calorico. Dopo aver spiegato ed illustrato abbondantemente nella sezione "Articoli", "Le tecniche: peperoni arrostiti sulla piastra" di Cuciniamoinsieme.it, come fare per cucinarli arrosto in casa (ma il metodo equivale anche per una cottura sulla brace), abbiamo a disposizione delle belle falde, che condiremo nella maniera più classica. E qualche ora dopo sono ancor più buoni, perché avranno prodotto un bel sughetto nel quale fare la "scarpetta".
Tempo di cottura: 45-60 minuti
Porzioni: 4
Ingredienti: 600-800 g di peperoni arrostiti minimo; sale e olio e.v.o. qb; 1 spicchio di aglio svestito; prezzemolo tritato
Fase 1
Con le mani riduciamo in filetti le falde di peperone.
Manualmente riduciamole a filetti |
Fase 2
Condiamoli in una insalatiera con uno spicchietto di aglio tagliato in 2-4 pezzi (che poi toglieremo).
Fase 3
Saliamo abbondantemente e aggiungiamo una generosa manciata di prezzemolo tritato. In ultimo l'olio extra vergine di oliva italiano. Ma se vogliamo una versione veramente light evitiamo di metterlo, dal momento che i peperoni non essendo stati sciacquati sotto l'acqua per pulirli, avranno emesso un liquido denso e saporito.
In una insalatiera condiamo i filetti di peperoni con aglio, sale, prezzemolo e olio evo (eliminiamo l'olio nella versione light) |
Fase 4
Mescoliamo e lasciamo in frigo qualche ora prima di servire. E' un ottimo contorno classico, ma può essere servito anche come antipasto-stuzzichino.
Lasciamo riposare, e serviamo dopo aver tolto l'aglio: un contorno classico gradito a tutti! |
Note
Abbiamo indicato circa 150-200 g di peperoni arrostiti da condire a persona, che moltiplicato per 4 fa 600-800 g. Per ottenerne tanti occorrerà arrostire 1kg e 200-1 kg e 600 di peperoni appena acquistati, considerato che c'è un buon 50% di scarto.
Curiosità
Senza nulla togliere alla vasta produzione italiana di questo ortaggio, degni di nota sono i peperoni di Carmagnola, di cui al momento in cui scriviamo è in corso l'istruttoria per il riconoscimento dell'Igp (Indicazione geografica protetta). Viene coltivato in quattro varianti morfologiche: la quadrata (a 3-4 punte), a corno di bue o lunga (di forma conica molto allungata, con 3-4 lobi), a trottola, e di tipo tumaticot (forma tondeggiante schiacciata ai due poli).
L'area di produzione è indicata in 26 comuni della provincia di Torino, dove questo ortaggio viene coltivato con successo e passione fin dalla sua introduzione, risalente agli inizi del 1900.