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Cuciniamo con

Insalata light di seppie e gamberetti


Tempo di cottura: 5 minuti

Porzioni: 2

Ingredienti: 450 g di seppie fresche pulite e tagliate a julienne; 250 g di gamberetti crudi sgusciati; Aceto di vino o di mele bianco; 2 o 4 coste di sedano; 1 piccolo cespo di insalata cappuccina; 1 limone; Pepe nero; Sale, olio e.v.o. quanto basta;

Fase 1

Eliminiamo il ciuffo e le due alette laterali delle seppie, che potremo poi usare per un sughetto leggero. Prendiamo solo il corpo della seppia. Tagliamolo a julienne regolari.

Scegliete una bella seppia fresca… scartate alette e ciuffo

Fase 2

Laviamo e scoliamo l’insalata lasciando le foglie intere. Laviamo le coste di sedano eliminando le foglie. Tagliamole a rondelle e lasciamole per almeno un’ora immerse in aceto in cui avremo sciolto un po’ di sale fino.

Lasciate marinare il sedano per almeno 1 ora…

Fase 3

In un pentolino stretto e alto metteiamo a bollire 3 bicchieri di acqua. Saliamo leggermente e quando bolle tuffiamovi i gamberetti. Togliamoli dopo 2 minuti tenendo l’acqua. A questa aggiungiamo 3 bicchieri di aceto bianco di vino (o di mele). Aggiustiamo di sale e portiamo nuovamente a bollore. Versiamovi le seppie in un sol colpo e lasciamole al massimo per 2-3 minuti, altrimenti induriscono. Scoliamole.

Due minuti di immersione in acqua bollente per i gamberetti…

Fase 4

Ora possiamo assemblare il piatto: sistemiamo le foglie di insalata come da foto; saliamole leggermente e spruzziamole con qualche goccia di limone. In una ciotola riunamo gli altri ingredienti: striscioline di seppie, gamberetti e sedano ben scolato. Aggiustiamo di sale, spruzziamo di limone e pepiamo con pepe macinato fresco a piacere. Mescoliamo e sistemiamo al centro del piatto; in ultimo, una grattugiatina di buccia di limone. Ottima così, ma possiamo anche condire con un filo di olio crudo, di quello buono e italiano. Una grigliata di verdure e una macedonia di frutta non zuccherata e non troppo zuccherina (eliminate banane e uva) concluderanno degnamente questo pasto leggero e dietetico.

Voilà: un secondo leggero e diverso dal solito… prima di andare in volo, o per una dieta più allegra

Note

Attenzione a non prendere patate grandi nuove, ma le patatine novelle grandi al massimo più o meno quanto una noce

È buona abitudine usare, per sfumare, lo stesso vino con cui accompagnerete la pietanza in tavola.

Cosa beviamo

Importante usare esclusivamente seppie fresche (non usate quelle piccole congelate). Ideali sono quelle generalmente chiamate “Bianche”, atlantiche, dalla consistenza particolarmente polposa e tenera.

Variate a vostro piacere o secondo la vostra dieta, la quantità degli ingredienti, fermo restando il rapporto quantità acqua-aceto nella fase di scottatura delle seppie che, curiosità, specie al sud vengono mangiate anche crude dopo averle affettate sottilmente e messe a macerare in succo di limone.

Nasce “Il menù dell’aviatore”, made in Cuciniamoinsieme.it…

Come nasce questa nuova sezione di Cuciniamoinsieme.it? Dalle tante richieste ricevute a gran voce, vista la mia passione per il volo, e l’assidua frequentazione di campi di volo, aeroporti, aviosuperfici o decolli, che mi ha consentito una vasta cerchia di conoscenze (e di amicizie) tra i piloti e gli appassionati sia d’aviazione convenzionale che da diporto o sportiva. Dunque piloti di aerei piuttosto che di elicottero. O di deltaplano, parapendio, mongolfiere o aerei ultraleggeri; a motore o sportivi di volo libero. Tutti a conoscenza del mio profondo amore per la cucina con annessi e connessi. E cioè libri e/o collaborazioni, studi approfonditi sulle origini dei piatti, o sull’evolversi antropologico del modo di cibarsi attraverso i millenni, di pari passo con l’evolversi del genere umano, dai primordi, alle ere precedenti o seguenti quelle dell’Antica Roma, del Medio Evo… fino ai giorni nostri, nelle diverse latitudini del mondo. Un discorso lungo da fare in questo contesto.

Da tutti comunque più o meno la stessa richiesta: una serie di ricette leggere, semplici, per consumare un pasto prima di mettersi ai comandi, di un attrezzo volante o di un aereo-passeggeri non fa molta differenza. Denominatore comune l’esigenza di non appesantire il fisico prima di alzarsi in volo per una pratica impegnativa come il pilotaggio, sia questo per diletto o per lavoro.

E per i piloti d’aviazione commerciale, la necessità anche di una “dieta” ad hoc che prepari il corpo a rientrare nei parametri richiesti dalla fatidica “tappa” della visita medica per rinnovo-brevetto, che ciclicamente si presenta nella loro vita lavorativa.

E così detto-fatto. Ma intendiamoci, si tratta, e si tratterà di ricette appetitose ed allettanti benché “light”, e per questo adatte a tutti. A chiunque voglia star leggero pur mangiando con gusto e soddisfazione, del palato e dello stomaco. Non una dieta vera e propria dunque (per la quale è sempre basilare una consulenza medica), ma una serie di ricette da fare facilmente in casa, o nella cucina di un ristorante con la compiacenza di un gentil cuoco. Adatte anche a chi svolge altri tipi di attività che necessitano prontezza mentale e fisica, come ad esempio la professione medico-chirurgica, od occupato in studi impegnativi.

Perché come dico e scrivo sempre, dieta, o pasti light, non devono essere mai sinonimo di sofferenza o di privazione. Basta solo un po’ di fantasia, e un pizzico di quella straordinaria polverina magica che si chiama amore…

Buoni voli e felici atterraggi!

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