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Cuciniamo con

Sciroppo di fiori di sambuco (antica ricetta)

Da diluire in acqua per una bevanda naturale, fresca e dissetante

Una ricetta che la mia famiglia custodisce e tramanda da tempo secondo un vecchio e semplice metodo. Da allungare con acqua e ghiaccio per una fresca e profumatissima bevanda dissetante: la natura nel bicchiere... Occorre  approfittare delle prime giornate di primavera-inizio estate, per raccogliere le abbondanti fioriture della pianta del sambuco, lontano però da smog o fonti d'inquinamento.


Tempo di cottura: il necessaio per l’ebollizione

Ingredienti: fiori di sambuco, 30 ombrelle (o infiorescenze); acqua, 3 litri; zucchero semolato, kg 3; limoni non trattati, 3 medio-grandi; acido citrico, 10 grammi

Fase 1

Versiamo in una grande pentola l’acqua. Aggiungiamo quindi lo zucchero, e mescoliamo. Poi le ombrelle fiorite di sambuco alle quali avremo eliminato sommariamente lo stelo portante.

Uniamo le 30 infiorescenze di sambuco

Fase 2

Tagliamo a metà per il lungo i limoni non trattati, e poi a fette eliminando via via i semini. Aggiungiamo anche questi agli altri ingredienti.

E aggiungiamoli al resto…

Fase 3

Mescoliamo bene, poniamo la pentola sulla fiamma. Man mano che il liquido si scalda continuiamo a mescolare per sciogliere lo zucchero; quando giunge a bollore spegniamo il fuoco, incoperchiamo, e lasciamo riposare nella pentola coperta per due giorni, mescolando di tanto in tanto.

Sul fornello. Portiamo a bollore, e spegniamo la fiamma. Incoperchiamo e lasciamo riposare per 2 giorni

Fase 4

Filtriamo lo sciroppo ottenuto attraverso un colino a trama fine. Aggiungiamo i 10 g (pesati) di acido citrico. Mescoliamo bene per scioglierlo. Imbottigliamo, tappiamo. Possiamo consumarlo fin da subito, diluendone un dito in un bicchiere d’acqua. Si conserva in luogo fresco e buio. L’acido citrico ne eviterà l’ossidazione, ma è consigliabile consumarlo entro la fine dell’estate. Però vedrete: è talmente buono e profumato che ai primi caldi volerà via in un attimo…

Dorato e lucido… profumatissimo…

Note

Dove trovare l’acido citrico? Nessuna paura: si tratta contrariamente a ciò che si pensa di un ingrediente di facile reperibilità. Può essere ordinato in qualsiasi farmacia di città. In questo caso è agevolato chi abita nelle zone rurali, dove le farmacie lo hanno disponibile sempre allo smercio perché si tratta di un prodotto utilizzato anche nelle conserve di pomodoro o come additivo del vino. È reperibile per gli stessi motivi anche nei consorzi agrari e nei negozi che vendono prodotti agricoli. Lo si può trovare anche su internet. Personalmente pago una confezione da 1 kg in polvere poco meno di 7 Euro. Il rimanente lo uso per le pulizie domestiche, come suggerito più in basso…

Per una quantità minore di sciroppo dimezzate o riducete semplicemente le dosi.

L’idea in più

Questo sciroppo di fiori di sambuco può degnamente sostituire il liquore previsto in alcune preparazioni dolci, in caso siano destinate a dei bambini o a chi non consuma alcoolici per motivi religiosi. È però molto zuccherino, diminuite dunque ragionevolmente la dose di miele o di zucchero contemplata dalla ricetta.

Per saperne di più: l’acido citrico e i suoi svariati usi domestici

L’acido citrico è uno degli acidi più diffusi negli organismi vegetali. Il succo di limone ne contiene il 5-7% e l’arancia l’1% circa, ma è presente anche in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte. Una volta si ricavava dal succo di limone; oggi viene invece prodotto attraverso fermentazioni su scala industriale utilizzando funghi o lieviti.

È contenuto in innumerevoli alimenti di fattura industriale: lo conosciamo sotto il nome di E330 riportato sovente nelle etichette. Il suo utilizzo è infatti consentito dalla legge, e viene usato come acidulante anche nelle bevande e nei gelati, e per prevenire la cristallizzazione dello zucchero nel caramello. È molto utilizzato come additivo in bibite, prodotti di confetteria, gelatine, marmellate, birre, bevande gassate, e insieme al sodio bicarbonato, in preparazioni effervescenti. Ed anche in preparazioni farmacologiche.

Massaie, ma lo sapete che… l’acido citrico è anche un potente anticalcare? Può essere dunque usato come ammorbidente eco-sostenibile per il lavaggio in lavatrice e disincrostante per la stessa lavatrice.

Utile in casa anche come brillantante, anticalcare e disincrostante. nella lavastoviglie. Ma è ottimo anche per la pulizia delle superfici lavabili e dei vetri. Inoltre è un buon antinfeltrente e balsamo per capelli.

Precauzioni d’uso: essendo una sostanza acida non va usato su superfici tipo marmo o legno, o puro sui tessuti. Inoltre va manipolato sempre con attenzione e sempre dosato al grammo perché l’ingestione di dosi eccessive può risultare pericolosa. Fatta questa doverosa precisazione, usiamolo come:

Ammorbidente: riciclando un flacone vuoto con tappo -di detersivo o ammorbidente liquido sciacquato- misceliamovi agitando 50 grammi di acido citrico ogni 500 ml d’acqua. Questa dose di ammordidente inodore fai-da-te è sufficiente per 5 lavaggi.

Anticalcare per superfici lavabili, piastrelle e sanitari: miscelare sempre agitando in un contenitore spray sempre riciclato, 150 g di acido citrico ogni litro d’acqua.

Pentole lucide e pulite: eliminate quelle fastidiose macchioline di calcare che si formano sul fondo delle pentole specie quando saliamo prima che l’acqua bolla, versando all’interno della pentola 500 ml di acqua nella quale sciogliere 25 gr di acido citrico. Lasciate agire per una notte: all’indomani basterà risciacquare.

Via il calcare dal wc: allo stesso modo per togliere quelle brutte tracce di calcare dal fondo del water, sarà sufficiente versare e lasciar agire per una notte 1 litro d’acqua nella quale avrete sciolto 50 grammi di questo acido ecologico.

Pulitore-vetri e specchi: sciogliete sempre in un flacone spray 1 cucchiaino di detersivo ecologico per stoviglie ed 1 cucchiaino di acido citrico, in 1 litro d’acqua.

Balsamo dopo-shampoo per capelli crespi: sciogliete un pizzico d’acido citrico in un litro d’acqua, col quale sciacquare i capelli.

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