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Cuciniamo con

Confettura di prugne nere, come una volta…

Old Italian recipes: jam black plums

Una delle conserve più classiche per colazioni e merende: buon cibo sano da riscoprire. Anche sulle crostate, per farcire le torte, o come ripieno di cornetti, ravioli dolci, rotoli, omelette, o dolcetti regionali. E se la spalmate su del buon pane, bando al burro: così buona da non aver bisogno d'altro...


Tempo di cottura: 90 minuti

Ingredienti per 1 kg di polpa mondata e denocciolata: zucchero semolato 600 g; succo di 1/2 (mezzo) limone

Occorrente: barattoli sterilizzati con tappo ermetico; frullatore ad immersione; pentola d'acciaio dal fondo spesso; retina spargifiamma

Fase 1

Laviamo scoliamo, togliamo il picciolo e snoccioliamo le prugne. Pesiamole e tagliamo a pezzetti la polpa. Mettiamola in una pentola d'acciaio capiente e dal fondo spesso. Aggiungiamo lo zucchero secondo le dosi indicate.

Tagliamole a pezzetti eliminando il nocciolo, e mettiamole in pentola

Fase 2

Aggiungiamo il succo di mezzo limone ogni chilo di polpa. Mescoliamo bene. Usando lo spargifiamma, poniamo la pentola sul fuoco. Mescoliamo di tanto in tanto, e schiumiamo. Cuociamo, sempre mescolando ogni tanto, a fiamma bassa.

Schiumiamo sempre, per avere una confettura limpida

Fase 3

Dopo circa un'ora i pezzetti di prugne saranno ormai morbidi. Con attenzione inseriamo nella pentola il frullatore ad immersione e frulliamo più o meno il tutto, a seconda se vogliamo una confettura vellutata, o se ci piace incontrare qualche pezzetto qua e là.

Se non avete il mixer potete lasciar intiepidire e quindi frullare o passare al passaverdura.

Dopo circa un'ora, quando la frutta è cotta, con accortezza frulliamo col frullatore ad immersione

Fase 4

Riportiamo a bollore leggero, quindi cuociamo quel tanto sufficiente a che facendo la prova-piattino, la quantità versata non si addenserà (considerate però che una volta fredda acquisterà più consistenza). Occorrerà all'incirca al massimo una mezz'ora.

Versiamo nei barattoli sterilizzati, tappiamoli ermeticamente e lasciamoli freddare completamente posti a testa in giù. Una volta freddati etichettiamoli e conserviamoli in dispensa o in luogo fresco e buio. Riponete in frigorifero i barattoli aperti.

Lasciamo freddare a testa in giù. Quindi etichettiamo e mettiamo in dispensa

Note

In generale, più la frutta è acerba, più contiene pectina. Nello specifico le susine sono tra i frutti che ne contengono di più.

Schiumate sempre confetture e marmellate. Più lo fate, più saranno limpide.

Curiosità: sapevate che…

Le prugne, o susine, genere Prunus, appartengono alla grande famiglia delle rosacee. Sono dunque "imparentate" con tanti altri frutti più comuni e più consumati, come mele, pere, ciliegie, pesche, mandorle, nespole, sorbe (una volta quasi scomparse, oggi a fatica riscoperte), albicocche e cotogne. Lo avreste mai detto?

Una famiglia che conta un totale di oltre 200 specie fra erbe, arbusti ed alberi.

Il frutto del Prunus che noi consumiamo si chiama drupa, vale a dire un frutto carnoso, iridescente e succoso che nasconde al suo interno un endocarpo, o nocciolo, legnoso, che contiene il seme. La pianta ha innumerevoli varietà tutte di origini millenarie e differenti fra loro, comprese quelle ornamentali, per la maggior parte di origini asiatiche (Cina e Gippone) ed europee.

Purtroppo oggi le prugne sono ignorate dai più. Ma è un frutto assolutamente da rivalutare, e per gusto, e per la loro importante azione sulla nostra salute, sia fresche che secche. Grazie alle loro grandi proprietà.

Massime, citazioni, detti, proverbi e aforismi

"Chi vuole un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga uno solo" (Antico proverbio popolare)

A significare l'abbondanza dei frutti prodotti da un solo albero di prugne, e la rusticità della pianta.

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