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Cuciniamo con

Pane giallo all’anice (salato)

Guida alla preparazione

A questa ricetta ho iniziato a lavorare dopo la pasquetta di 3 anni fa, quando fui invitata a trascorrere la giornata a casa di un una coppia di amici. Era presente anche la mamma di lui, ed aveva portato questo pane, per ingredienti simile alle Ciambelle di Ariccia (ma diffuse in tutto il Lazio, in cui impasto una volta lavorato a ciambella, va prima fatto bollire in acqua, e poi infornato). È simile anche ad un altro pane tipicamente pasquale che fanno nel reatino per la colazione pasquale, più o meno stessi ingredienti, diverse la forma e il nome: Fellone, somigliante ad una grande ciabatta con la superficie incisa a rombi, e meno morbido di quello fatto dalla mamma del mio amico, e da me. Come sempre accade quando si chiede una ricetta ad una signora di origini contadine, ci si sente rispondere laconicamente: ci metti le uova, la farina, un po’ d’acqua, i semi di anice, il lievito e... fai a occhio! E facciamo ad occhio, mi sono detta.E così è cominciata la sperimentazione, che ha prodotto questo risultato direi eccellente, dove il giallo è dato dalle uova. Proprio uguale all’originale mangiato quel giorno di pasquetta. Purtroppo non ho foto della sequenza della preparazione se non queste, ma mi ripropongo di aggiungerne non appena rifarò questo pane, di cui vado ghiotta, anche se non è periodo pasquale


Tempo di cottura: 30 – 40 minuti

Porzioni: a piacere

Ingredienti: 600-700 g di farina 00 più quella per la lavorazione; ½ cubetto di lievito di birra; 1 presa di sale fino; 3 uova giganti o 4 piccole intere; 1 generoso cucchiaio di olio e.v.o.; più o meno 7 g di semi di anice (due manciatine)

Fase 1

Facciamo una fontana con la farina; facciamo la famosa la casina del sale delle sorelle Simili, cioè un buchino nel bordo della fontana, in modo che il lievito non entri subito a diretto contatto con il sale, e ne versiamo lì una presa (anche due se lo volete più sapido). Sciogliamo in mezzo bicchiere di acqua tiepida il mezzo cubetto di lievito di birra, e versiamolo nella fontana insieme alle uova intere, appena un giro di olio evo (o un generoso cucchiaio) e ad un paio di manciatine di semi di anice (anche qui regolatevi secondo i vostri gusti).

Fase 2:

Impastiamo aiutandoci con altra acqua tiepida in modo da formare un impasto morbido. Lavoriamolo e battiamolo con forza e sulla spianatoia infarinata per almeno 10 minuti-1/4 d'ora in modo da renderlo liscio e omogeneo.

Fase 3:

Sistemiamolo in una placca da forno coperta con carta-forno (io per "contenerne" la crescita ho usato la teglietta del forno elettrico) dopo avergli dato una forma che vogliamo. Incidiamo la superficie a rombi e facciamo lievitare coperto in un luogo caldo per circa due ore.

Fase 4:

Preriscaldiamo il forno non ventilato a 180°; aiutandoci con la carta forno, trasferiamo l’impasto su una placca da forno bassa, tipo quelle per la pizza, e inforniamo e cuociamo x 30-40 minuti avendo l'accortezza di inserire nel forno un pentolino di acqua, affinché il pane non biscotti e faccia una bella crosta. Sforniamolo e facciamolo raffreddare.

Soffice, dorato buono non solo a Pasqua…

Note

Questo pane si può anche congelare, e il giorno dopo è più buono. Da solo risulta un po' troppo asciutto perché come già detto è ideale per accompagnare fette di salumi e formaggi rustic e dal sapore robusto.

Cosa beviamo

Qualsiasi vino, bianco o rosso, purché rustico. Altrimenti un Est Est Est di Montefiascone o un Castelli nromani rosso o rosé secco.

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