Panino stretto stretto con l’uovo
Guido alla preparazione
Questa è proprio una ricetta della nonna, uno di quei cibi che si davano ai bambini al posto delle odierne merendine, “di plastica” dico io. Mia madre aveva affinato questa tecnica, che fa diventare l’uovo un tutt’uno col pane: era una delizia, e ce lo portavamo anche nelle gite in campagna o al mare perché se caldo è eccezionale, col pane che diventa croccante, anche freddo è ottimo. Io l’ho fatto con il pane tipo Lariano, ma viene buonissimo anche fatto con le comuni rosette o michette. Mia madre mi insegnò a farlo, ed io lo insegno a voi…
Tempo di cottura: 8 minuti
Porzioni: a piacere
Ingredienti: 1 uovo a panino; fette di pane o rosette; olio e.v.o.
Per ogni uovo: 1 cucchiaino colmo di grana o parmigiano, o mozzarella; sale e pepe qb
Fase 1
Solitamente sbatto e condisco un uovo per volta, ma se preferite potete sbatterle tutte insieme calcolando quanti cucchiai misura un uovo e poi metterle nel padellino a cucchiaiate. Affettiamo il pane o apriamo la rosetta. Quindi rompiamo l’uovo, lo condiamo con un poco di sale, pepe, un goccino di latte e parmigiano (o grana). Io avevo in casa l’avanzo di un fiordilatte ed ho aggiunto quello. Sbattiamo il tutto con una forchetta.
Saliamo, pepiamo, aggiungiamo latte e in questo caso mozzarella e sbattiamo |
Fase 2
Mettiamo un filo d’olio in un padellino da 15 cm di diametro, aspettiamo che sia caldo e versiamo l’uovo; abbassiamo al minimo la fiamma. Poggiamo una fetta di pane sull’uovo, imbibiamola e mettiamola da parte. Prima che l’uovo rapprenda mettiamo la seconda fetta di pane sull’uovo e premiamo su tutta la superficie con la forchetta. Continuiamo a premere per un minuto e giriamo il tutto, in modo da avere il pane a contatto col padellino e l’uovo sopra.
Versiamo l'uovo e pieghiamo leggermente i bordi |
Fase 3
Mettiamo sull’uovo la fetta di pane dalla parte imbibita e ricominciamo a premere su tutta la superficie. Rivoltiamo il panino due-tre volte premendo sempre.
Mettiamo una fetta di pane… |
Fase 4
Quando tutto sarà cotto e croccante avvolgiamo parte del panino con un tovagliolo e serviamo questo buon prodotto della cucina povera di un tempo, di tutto rispetto!
Caldo, croccante, buono e soprattutto sano |
Curiosità
In tutto il mondo ogni anno consumiamo qualcosa come mille miliardi di uova. Normalmente consumiamo uova di gallina, ma sono ottime per la pasta fatta in casa anche quelle di papera, dal guscio bianchissimo, o quelle azzurro-verdognole della gallina faraona. Per antipasti o stuzzichini quelle di quaglia, dal guscio di colore variegato. Per le megafrittate si possono usare quelle di struzzo, giganti: per aprirle occorre segare lo spesso guscio, e pare che uno di questi contenga l’equivalente di 14-20 uova di gallina, e rispetto a queste presenta una sovrabbondanza di albume rispetto al tuorlo.
Poi ci sono anche le uova di tacchina, e tornando al colore del guscio, le stesse uova di gallina hanno tonalità diverse che vanno dal bianco candido al marroncino, al chiazzato, a seconda della razza che le produce. Anche il colore del tuorlo varia di colore: più o meno intenso a seconda degli alimenti con cui l’animale è allevato.
Cosa beviamo
Ovvio, vino bianco o rosso del contadino, se riusciamo ancora a trovarne. Oppure un rosso, Velletri o Cilento, o un Aglianico del Vulture rotondo.