Coscio d’abbacchio alle erbe di Provenza con patate
Guida alla preparazione
Per chi non lo sapesse l’abbacchio è in dialetto romanesco e laziale l’agnello. Oggi lo profumiamo con un misto di erbe provenienti dal sud della Francia, dalla bellissima Provenza, nota per la coltivazione della lavanda, che insolitamente costituisce uno degli ingredienti di questo mix di erbe aromatiche, composto anche da maggiorana, origano, timo, rosmarino e finocchio
Tempo di cottura: 1 – 2 ore
Porzioni: 4
Ingredienti: Un coscio d’abbacchio (o agnello); Erbe di Provenza; Aglio, Sale; Pepe; Olio e.v.o.; Vino bianco; Patate a piacere; Rosmarino; 1 o due spicchi di aglio vestito;
Fase 1
Procuratevi un bel coscio d’abbacchio nato ed allevato in Italia. Fatevelo intaccare dal macellaio. Qualche ora prima di infornarlo (anche la sera prima per il pranzo), salatelo e pepatelo con pepe di mulinello da entrambe le parti.
Procuratevi un bel coscio di agnello |
Fase 2
Sistematelo In un recipiente ed irroratelo massaggiandolo con un bicchiere di buon vino bianco secco. In ogni tacca inserite una o due fettine di aglio e un po’ di erbe, che spolverizzerete in maniera generosa anche su tutto il coscio. Ungete di olio e coprite con pellicola o stagnola. Portate il forno ad una temperatura di 180°. Oliate la teglia, inseritevi il cosciotto ed infornate.
Conditelo e fatelo riposare per qualche ora, anche una notte… |
Fase 3
Nel frattempo pulite, pelate e tagliate a cubetti o a fette le patate. In un recipiente conditele con sale, pepe macinato fresco e rosmarino. Unite anche uno o due spicchi di aglio vestito (cioè con la buccia). Mescolate bene. Nel frattempo l’olio nella teglia sarà caldo quindi distribuite le patate intorno al coscio, versate sul tutto un altro generoso bicchiere di vino e reinfornate. Importante è non lasciare che la carne asciughi, quindi quando il vino sarà evaporato aggiungete via via poca acqua e bagnate il coscio col sughetto che si formerà, di tanto in tanto, e girate le patate con delicatezza.
Portate a cottura bagnando spesso la carne… |
Fase 4
Per una maggiore rosolatura a cottura avvenuta passate la teglia sotto il grill. I tempi di cottura si intendono per un cosciotto medio, quindi si dilateranno o diminuiranno a seconda delle dimensioni.
Impiattate e servite caldo con un po' del sughetto di cottura |
Note
Allo stesso modo potete anche cucinare il coscio di quello che nel Lazio chiamano abbacchione, a metà fra l’agnello ed un esemplare adulto. Anche un coscio di capretto o di maialino.
Cosa beviamo
Cesanese del Piglio o rosso Cerveteri