Insalata di patate alla berlinese
Guida alla preparazione
Questa è la ricetta dell'insalata di patate che fanno i miei parenti paterni di Berlino. Più precisamente me l'ha insegnata lo zio Horst, fratello di mio padre. Per questo l'ho chiamata alla berlinese. Direi che si tratta di un'insalata più estiva che invernale perché è deliziosa mangiata fresca. Oggi la cuciniamo in due varianti, ma si può gustarla in diversi modi a seconda dei gusti. Vediamo come...
Tempo di cottura: 40-50 minuti
Porzioni: 4
Ingredienti: 600-700g di patate non novelle; cetrioli gurkel a piacere; salamoia dei cetrioli a piacere; cipolla rossa oblunga dolce a piacere; sale, olio e.v.o. qb; panna agra da cucina 1 vasetto o più da 200 ml; eventualmente pepe; würstel per completare la pietanza
Fase 1
Laviamo e mettiamo a bollire in aqua fredda le patate. Noi abbiamo scelto le uniche trovate che non fossero novelle (troppo acquose per questa ricetta), quelle rosse. Quando l'acqua bolle saliamo e cuociamole per 30-40 minuti o più a seconda della grandezza. Proviamo se sono cotte infilzandole con uno stuzzicadenti; spegniamo la fiamma e lasciamole raffreddare.
Tagliamole a pezzi più o meno grandi |
Fase 2
Intanto affettiamo la cipolla piuttosto grossolanamente. L'abbiamo scelta di quelle rosse, oblunghe e dolci: unica licenza che ci siamo concessi rispetto alla ricetta originale, che prevede l'impiego della ciopolla bianca o gialla.
Aggiungiamo anche la cipolla affettata, un po' di olio e saliamo |
Fase 3
E veniamo ai cetrioli, i gewürzgurken, assolutamente da non confondere con i nostri cetriolini sott'aceto. I gurken sono più grandi, e sono immersi in una sorta di salamoia acidulata e speziata con aromi varii, il principale dei quali è la senape in grani. Niente paura, ormai si trovano facilmente in quasi tutti i supermercati, e li riconoscete perché sono venduti in barattoli di vetro che vanno da circa 600 g in su, nel cui fondo sono ben visibili i grani di senape.
Tagliamo in pezzi anche i Gurken e versiamo sulle patate un po' della loro acqua acidulata e speziata |
Fase 4
Torniamo alla nostra insalata: spelliamo e nettiamo le patate delle parti scure e delle radichette, facciamole a pezzi più o meno grandi e mettiamole in una insalatiera capace, aggiungiamo a piacere i cetrioli anch'essi tagliati in pezzi, la cipolla, saliamo, eventualmente pepiamo, e finiamo di condire con un giro di buon olio. La nostra insalata è pronta.
La nostra insalata è pronta, anche se io la preferisco… |
Variante
Quella che preferisco: pasticciamo l'insalata di patate con abbondante panna agra da cucina, anche questa facilmente reperibile, nei banchi frigo dei supermercati. Comunque con o senza panna, ccompagnate la nostra insalata con dei würstel, magari dell'Alto Adige, come abbiamo fatto noi. Serviamo l'insalata dopo averla tenuta una mezz'ora in frigorifero.
…pasticciata con abbondante panna acida, a sinistra nella foto |
Note
Invece di servire i würstel come accompagnamento, possiamo tagliarli ed aggiungerli all'insalata. Se trovate troppo pesante la cipolla invece, potete sostituirla con dell'erba cipollina.
Il modo migliore per cucinare i würstel è portare a bollore dell'acqua non salata. Immergervi i würstel, spegnere la fiamma, incoperchiare e lasciar cuocere per una decina di minuti.
Curiosità
La patata, come sappiamo originaria dell'America meridionale e portata in Europa dagli spagnoli che finanziarono il viaggio di Colombo, il quale portò alla scoperta delle Americhe, si acclimatò e si diffuse ampiamente e rapidamente in Germania più che altrove. Questo tubero sfamò, in Germania come in Irlanda, il popolo nei periodi più bui della storia dei due Paesi, rappresentando la salvezza per i ceti più poveri, specie quelli germanici a partire dal '600 con la Guerra dei Trent'anni. Nel '700 nella Prussia della dinastia degli Hohenzollern, Federico Guglielmo I e Federico II poi cercano di far fronte al bisogno alimentare del popolo promuovendo la diffusione e la coltivazione delle patate, che riuscendo a sfamare le famiglie pur se coltivate in piccoli appezzamenti divengono, come in altri Paesi nordici e mediterranei, un utile mezzo per combattere le carestie. Inoltre rispetto ai cereali, in caso di guerra è più facile preservare tale coltivazione dalla distruzione di eserciti invasori.
Le numerose guerre succedutesi in seguito non fecero altro che alimentare la superiorità del tubero sulla coltivazione di grano o di altri cereali in Germania, tale da renderla così diffusa nei secoli e fino ad oggi sulle tavole dei tedeschi.
La storia di quella terra che è oggi la Germania è costellata di conflitti; fra questi mi ha colpita quella denominata "Guerra delle patate", o in lingua originale, Kartoffelkrieg degli anni 1778-1779 fra Austria e Prussia: soprassedendo sui motivi dinastici che portarono al conflitto, è curioso notare come a farla da protagonista non furono le battaglie in campo, ma gli approvvigionamenti alimentari di cibo per gli eserciti. Quando le riserve di patate della Boemia furono esaurite, la guerra si concluse con la firma del trattato di pace per cause di forza maggiore, la mancanza di cibo! Vi chiedete ancora perché ai tedeschi sia stato dato l'appellativo di "Kartoffel"?
Cosa beviamo
Birra Spaten