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Cuciniamo con

Cavatelli fatti in casa al pomodoro, melanzane&Co.

Guida alla preparazione

Ci siamo: come spiegato ne "Le tecniche" della sezione "Articoli" di Cuciniamoinsieme.it, abbiamo imparato a fare l'impasto con la farina di grano duro, ed abbiamo imparato a fare i cavatelli. Ora non resta che approntare un sughetto estivo appetitoso, cuocerli e gustarli in compagnia.


Tempo di cottura: 25 – 30 minuti

Porzioni: 4

Ingredienti: cavatelli fatti con acqua e 700 g di farina di grano duro; 800-900 g di pomodoro fresco addensato o di passata rustica; una generosa manciata di capperi sotto sale; almeno 100 g di olive nere al forno e aromatizzate; 2 melanzane di medie dimensioni; 1-2 spicchi di aglio; olio e.v.o., sale; peperoncino quanto basta; abbondante basilico fresco; abbondante ricotta stagionata grattugiata al momento

Fase 1

Mettiamo a bagno in acqua tiepida i capperi per dissalarli dopo averli sciacquati. Puliamo, laviamo e asciughiamo le melanzane, e senza sbucciarle tagliamole a fette di almeno mezzo centimetro di spessore. Poniamole in uno scolapasta a strati alternandole con grani di sale grosso. Poniamo sopra un piattino con un peso e lasciamo fuoriuscire il liquido di vegetazione (operazione non proprio necessaria visto che trattiamo due sole melanzane, e se ci piace il sapore un poco piccante di questi ortaggi al naturale). Denoccioliamo e tagliamo a pezzettoni le olive.

Un'oretta prima dissaliamo i capperi in acqua tiepida

Fase 2

Tagliamo le melanzane a listarelle più o meno lunghe quanto i cavatelli. Portiamo in una capace padella l'olio a temperatura e facciamovi appassire a fuoco abbastanza vivace l'aglio e la julienne di melanzane. È il momento di aggiungere il pomodoro. Per inciso io ho usato dei pomodori freschi ben maturi dell'orto di mio fratello, che ho passato al passaverdure, e ridotto a fuoco vivo di almeno la metà dal momento che erano molto acquosi, senza aggiungere né sale né altro. Non avendo questo ingrediente fresco potete tranquillamente usare una buona passata rustica di pomodoro in bottiglia.

Dopo aver trattato le melanzane tagliamole a listarelle e saltiamole in padella con olio e aglio

Fase 3

Dunque aggiungiamo il pomodoro, i capperi scolati, le olive e abbondante basilico spezzettato a mano. Saliamo e aggiungiamo a piacere del peperoncino. In 15-20 minuti a fuoco vivo con l'aggiunta di poca acqua il sugo è pronto.

Aggiungiamo il pomodoro, i capperi, le olive denocciolate e il basilico

Fase 4

Intanto avremo messo a cuocere in acqua salata bollente i nostri cavatelli. Scoliamoli dopo qualche minuto quando saranno della consistenza desiderata, considerato che poi verranno saltati, ed aggiungiamoli alla padella col sugo insieme ad un po' di acuqa di cottura della pasta. Aggiungiamo ancora basilico, una grattata generosa di ricotta stagionata o salata e saltiamo fino ad far assorbire tutto il liquido. Serviamo dopo aver dato un'altra generosa grattugiata di ricotta, decorando con un ciuffo di basilico.

Aggiungiamo basilico fresco, ricotta stagionata e saltiamo aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta

Note

Sulla ricotta stagionata, chiamata anche salata o secca. È un tipo di ricotta prodotta ed apprezzata in particolare nell'Italia meridionale, che si differenzia per la consistenza decisamente asciutta e per il sapore marcato e sapido. Deriva dalla ricotta appena prodotta, che viene sgrondata dal liquido per qualche giorno prima di essere salata. La salatura avviene quasi esclusivamente a mano con del sale marino grosso. Dopo una stagionatura di qualche giorno (mediamente da un minimo di 10 fino ad un massimo di 30 gg) la ricotta salata è pronta per essere consumata, quasi sempre grattugiata.

Non fatevi fuorviare: è pur sempre ricotta, e non formaggio. Quindi quando verrà aggiunta ad alimenti caldi come la pasta non fonderà ma rimarrà in piccoli fiocchi a dare il suo sapore unico e inconfondibile.

Curiosità

La melanzana è originaria dell'India. A detta di alcuni studiosi esistono innumerevoli documenti che dimostrano che la coltivazione di questo ortaggio avveniva già nell'area del sud-est asiatico sin dalla preistoria. Sembra che in Europa fosse cconosciuta già nel sedicesimo secolo. Nel continente veniva chiamata con nomi di evidente derivazione araba, e la mancanza di nomi antichi di radice latina o greca fa pensare che fu portata nell'area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medio Evo.

Cosa beviamo

Visto il caldo di questi giorni abbiamo scartato i rossi preferendo un Pinot rosa servito ad una temperatura di 8-10°

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